Come lo faccio

Consulenza Psicologica Individuale

Il percorso di consulenza psicologica individuale che offro ha un numero variabile d’incontri che in genere è compreso tra 3 e 5, in cui è possibile analizzare la richiesta della persona, identificare risorse e criticità e nel caso fosse necessario proporre un percorso di sostegno e/o di cura.

Anche il percorso di consulenza psicologica di coppia e familiare prevede lo stesso numero di incontri in cui sono presenti tutti i membri della coppia o della famiglia; il mio scopo è aiutate tutti i membri a cogliere i problemi di ognuno e ad integrarli in una visione d’insieme. Per fare questo sostengo la coppia o la famiglia, esploro con loro criticità e risorse e propongo, quando necessario, programmi d’intervento psicologici adeguati.

Sostegno psicologico

Il servizio di sostegno psicologico è un’attività attraverso cui supporto la persona in situazioni di vita specifiche. Sono situazioni di disagio per cui la persona si sente limitata nelle sue possibilità di scelta e/o di crescita personale, o per cui sente minacciato il proprio equilibrio psicologico. Le persone che richiedono il sostegno psicologico di solito sono in grado di attingere alle proprie risorse, ma nel particolare periodo di vita che stanno attraversando si trovano bloccate nel farlo. Il percorso è circoscritto nel tempo. Il mio lavoro ha come scopo quello di supportare empaticamente la persona, aiutandola ad affrontare i momenti di difficoltà, gestendo al meglio il proprio disagio fino al superamento dello stesso. Nello specifico aiuto le persone ad uscire dalla crisi, a migliorare il loro senso di autostima e di autoefficacia, ad attivare soluzioni per modificare la situazione, e, nel caso di situazioni immodificabili (ad esempio una malattia cronica), a trasformare il dolore e la rabbia e accettare il cambiamento per poter trovare un nuovo modo di vivere al meglio la propria vita.

Psicoterapia

Come psicoterapeuta analista transazionale parto dal presupposto che:

  • ognuno è ok ® ciò significa che ognuno di noi è dotato di valore e dignità in quanto persona: questo è alla base di un accettazione incondizionata della persona nella sua essenza.
  • ognuno ha la capacità di pensare e autodeterminarsi ® ciò significa che ognuno può decidere che cosa fare della propria vita ed ha la capacità di crescere ed imparare: qualunque esperienza abbia avuto, anche negativa, ognuno vivrà portandosi dietro le conseguenze di ciò che ha deciso.
  • le decisioni prese possono essere cambiate ® ciò significa che la persona prende delle decisioni e ne è responsabile, ed è anche responsabile di cambiarle quando non sono più funzionali. Le decisioni dipendono anche dal momento evolutivo che la persona vive e, per quanto possano essere limitate, sono le migliori che la persona possa prendere in un dato momento perché ne permettono la sopravvivenza. In seguito diventa importante cambiarle quando, in momenti diversi, la persona si rende consapevole di quanto siano limitanti nella sua vita attuale.

Tenere presente questo mi aiuta a delimitare la mia responsabilità e quella del paziente nel processo terapeutico, ad avere fiducia nelle competenze della persona che ho davanti, e a credere profondamente in quello che faccio come strumento per aiutare la persona che lo desidera ad uscire dalle sue problematiche e raggiungere l’autonomia.

Nel mio lavoro rispetto la persona che ho di fronte nella sua complessità e unicità e per i suoi tempi, la stimolo a comprendere le proprie problematiche senza dare interpretazioni sterili e soluzioni preconfezionate, infine utilizzo un linguaggio semplice sia nell’esplicitazione dei concetti e dei processi che avvengono nella persona stessa e nelle relazioni che ha con gli altri, sia per facilitare la comunicazione e favorire una relazione paritaria tra di noi.

Per fare ciò utilizzo un approccio contrattuale. Ciò significa che la relazione terapeutica è basata su un accordo tra persone adulte che hanno una responsabilità congiunta nel lavorare per raggiungere gli obiettivi definiti attraverso un “contratto” in modo chiaro e specifico.

Il “contratto” è “un esplicito impegno bilaterale per un ben definito corso di azione. Ciò significa che la terapia è guidata da un accordo stipulato tra terapeuta e paziente che ha lo scopo di delineare le mete, le tappe e le condizioni della terapia.

Io considero la psicoterapia un percorso di apprendimento che inizia con l’aiutare la persona ad imparare a riconoscere i propri modi di fare, da dove provengono e a cosa servono. Una volta che la persona ha capito ciò con chiarezza, può decidere se cambiarli e può iniziare ad apprendere modi di fare alternativi e migliori. Per fare ciò il processo terapeutico attraversa cinque fasi: all’inizio è fondamentale instaurare una relazione terapeutica collaborativa; poi la persona è aiutata ad apprendere a riconoscere i suoi modi di fare, da dove provengono e a che cosa servono; successivamente si lavora per bloccare i modi di fare disfunzionali; poi aiuto la persona a trovare dentro di sé la volontà di cambiare; infine sostengo e guido la persona nell’imparare nuovi modi di fare.

Credo che ogni cosa nella vita delle persone abbia un senso. Di solito le tendenze problematiche che abbiamo da adulti riflettono delle cose che abbiamo imparato da bambini. Spesso i collegamenti sono abbastanza diretti. Quello che facciamo da adulti spesso copia i modi di fare appresi da nostra madre, da nostro padre o da altre persone importanti della nostra vita. Ci sono tre modi in cui lo facciamo: essere come loro, agire come se fossero ancora qui, e trattare noi stessi come loro ci trattavano. Scoprire questo attraverso la psicoterapia permette alle persone di lasciare andare le tendenze problematiche apprese da bambini e di scegliere modalità di funzionamento che conducono la persona all’autonomia e al benessere.

Nel mio lavoro psicoterapeutico per il trattamento di eventi traumatici di varia natura utilizzo anche l’EMDR ovvero la desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari (in inglese eye movement desensitization and reprocessing da cui l’acronimo EMDR). L’EMDR è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti. È un approccio interattivo e standardizzato, scientificamente comprovato da più di 20. La terapia EMDR ha come base teorica il modello AIP (Adaptive Information Processing) che affronta i ricordi non elaborati che possono dare origine a molte disfunzioni. Numerosi studi neurofisiologici hanno documentato i rapidi effetti post-trattamento EMDR.

Esistono diverse forme di esperienze potenzialmente traumatiche a cui può andare incontro una persona nel corso della vita. Esistono i “piccoli traumi” o “t”, ovvero quelle esperienze soggettivamente disturbanti che sono caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intesa. Si possono includere in questa categoria eventi come un’umiliazione subita o delle interazioni brusche con delle persone significative durante l’infanzia. Accanto a questi traumi di piccola entità si collocano i “Traumi” con la “T”, ovvero tutti quegli eventi che portano alla morte o che minacciano l’integrità fisica propria o delle persone care. A questa categoria appartengono eventi di grande portata, come ad esempio disastri naturali, abusi, incidenti, ecc.. Non tutte le persone che vivono un’esperienza traumatica reagiscono allo stesso modo. Le risposte subito dopo uno di questi eventi possono essere moltissime e variare dal completo recupero e il ritorno ad una vita normale in un breve periodo di tempo, fino alle reazioni più gravi, quelle che impediscono alla persona di continuare a vivere la propria vita come prima dell’evento traumatico. Per queste persone le difficoltà più comuni sono i pensieri intrusivi, problemi di sonno, difficoltà di concentrazione, reazioni fisiche di varia natura, senso di disperazione e/o di colpa, senso di vulnerabilità, ecc… Ed è in questi casi che attraverso la psicoterapia e con il metodo EMDR aiuto le persone a superare l’evento e a tornare a vivere serenamente la propria vita.

Il percorso psicoterapeutico ha una durata variabile in base alla problematica presentata, alla risposta individuale al trattamento e al desiderio di cambiamento che la persona ha.

Dopo un primo colloquio conoscitivo e di analisi della richiesta seguono 4-6 incontri di valutazione della richiesta e della problematica presentata, raccolta dei principali dati anamnestici, e compilazione di questionari autovalutativi da parte del paziente. Al termine di questo periodo di comune accordo si decide per la presa in carico o per l’invio ad altro terapeuta/medico/centro.

Rossella Paggi - Psicologa e Psicoterapeuta - Psicologia e Psicoterapia - Consulenza psicologica individuale

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